Davos

Dombrovskis: "L'Italia non è in linea con raccomandazioni europee, spero in passi avanti sul Mes"

Il vicepresidente della Commissione Europea, a margine del World Economic Forum, chiarisce che spetta "al Parlamento italiano decidere quali sono i prossimi passi in avanti, speriamo di poterli vedere quanto prima"

Dombrovskis: "L'Italia non è in linea con raccomandazioni europee, spero in passi avanti sul Mes"
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Parla di “discussioni” sulla ratifica da parte dell’Italia della riforma del Mes, il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ospite a Davos per il World Economic Forum. Usa questa espressione per intendere che le posizioni, chiare a entrambe le parti, restano nette, così come chiara è la determinazione a difenderle. “Ovviamente, spetta al Parlamento italiano decidere quali sono i prossimi passi in avanti” da compiere, aggiunge subito dopo il commissario europeo per il Commercio, “speriamo di poterli vedere quanto prima” sottolinea l’ex primo ministro lettone; che assicura, comunque, di essere “in contatto” con il governo di Roma, con cui “discuteremo dei prossimi passi insieme”.

“In questo momento, sono stati 19 i Paesi membri” dell'Eurozona ad aver ratificato la riforma del Fondo salva-Stati, ha ricordato Dombrovskis, evidenziando che con le modifiche introdotte “c'è più possibilità ancora di poter lavorare sui nuovi strumenti finanziari preventivi senza andare a imporre troppa condizionalità”.

Questo, con l'introduzione del backstop, ha sottolineato ancora il vicepresidente della Commissione, “fornisce anche migliori possibilità per fornire finanziamento in caso di possibili difficoltà nel settore finanziario-bancario”. La riforma, ha concluso, “non fa altro che ampliare il perimetro di lavoro, nel momento in cui lo stesso Mes potrebbe essere utilizzato alleggerendo la condizionalità”.

Poi, sui piani di bilancio 2024 dei Paesi membri, Dombrovskis chiarisce che, a proposito del “budget italiano”, “non sembra essere in linea con le raccomandazioni del Consiglio Ue. Questo vale anche per altri Paesi. E abbiamo chiesto all'Italia di intraprendere deviazioni e di rimettere in linea” i conti pubblici “con le nostre raccomandazioni”.

Sul nuovo Patto di stabilità e crescita, il vicepresidente della Commissione a guida von der Leyen mette in chiaro che “la cosa importante è arrivare all'accordo finale e definitivo velocemente, prima del periodo di fermo dei lavori per le elezioni. Serve molta chiarezza per i prossimi anni sulle nuove regole fiscali ed economiche”. Valdis Dombrovskis auspica poi una prosecuzione della collaborazione “tra la Commissione, l'Europarlamento e i governi nazionali, nel quadro dei negoziati finali sulla nuova governance economica avviati questa settimana”. Il commissario al Commercio indica che “è il momento giusto per continuare a collaborare”.

Infine, passando al piano geopolitico, Dombrovskis, intervistato da Bloomberg tv, conferma che “il più grande rischio”, anche per l'economia e lo scenario globale, “continua ad essere l'aggressione russa all'Ucraina. Se non la fermiamo, la prospettiva è che vi sia una guerra sempre più aggressiva”. La Ue, ha spiegato ancora il vicepresidente della Commissione, “deve lavorare per rafforzare la difesa e continuare ad aiutare l'Ucraina”.